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  • osteopatadellacqua

“ESCO A CAMMINARE COSÌ DIGERISCO”

I gangli pre e paravertebrali sono parte della fascia retroperitoneale (Stecco 2012): il metabolismo dei gangli di tale catena è quindi in relazione con il tessuto connettivo che li circonda, il che permette a un’adeguata mobilità fisiologica del rachide di contribuire a un buon stato di salute.

Prendo spunto da questa frase estratta dal libro “La PNEI e il sistema miofasciale: la struttura che connette” di Chiera, Barsotti, Lanaro e F. Bottacioli, per agganciarmi ad un discorso che faccio spesso con i miei pazienti.

Non si scappa: il nostro corpo ha bisogno di movimento, le nostre cellule per poter funzionare hanno bisogno di movimento, per cui ogni organo del nostro corpo, in un modo o nell’altro, richiede movimento tra i tessuti per poter svolgere adeguatamente il proprio compito.


Siamo esseri concepiti per muoverci: perfetti per camminare, super adeguati alla corsa, al salto e all’arrampicata (mai pensato come mai abbiamo dei bestioni come i muscoli gran dorsali? Solo per abbassare la serranda del garage o chiudere il bagagliaio? Ma ne parleremo in un altro momento…)

Fortunatamente (o sfortunatamente) abbiamo lo sport che ci aiuta a fare quei movimenti che la natura ci richiederebbe per sopravvivere e, per chi lo fa con una certa regolarità, è indubbio il benessere psicofisico che ne guadagna.


Oltre ai meccanismi ormonali che il movimento ci regala e di cui ormai tutti sappiamo qualche cosa (endorfine, cortisolo, adrenalina…), ci si sente meglio, più elastici, più giovani e (se non si esagera) decisamente in salute. Le nostre cellule per per vivere scambiano con l’esterno sostanze nutritive e di scarto e questi meccanismi avvengono anche grazie alla presenza di liquidi e relative pressioni all’interno e all’esterno. I liquidi si muovono non solo attraverso i vasi (arterie vene e vasi linfatici) ma anche (e soprattutto) tra le cellule.

I gangli di cui sopra sono corpuscoli tondeggianti che contengono tessuto nervoso, circondati a loro volta da capillari che ne assicurano il nutrimento. Questi corpuscoli governano la funzione (sistema nervoso simpatico) degli organi contenuti nell’addome (intestino e stomaco e le altre “frattaglie”) e sono immersi in un tessuto connettivo che li mette strettamente in relazione con muscoli, legamenti e ossa della colonna lombare. Mobilizzare il tessuto che li avvolge con una certa attività motoria, assicura un corretto drenaggio e efficace scambio di liquidi utile al loro corretto funzionamento.

Ecco perché quando parlo con un paziente che lamenta stitichezza o difficoltà digestive il consiglio è anche quello di muoversi di più. Anche una semplice passeggiata o qualche esercizio a corpo libero possono essere sufficienti.


Questo modello si ripresenta spesso nei sistemi funzionali del nostro corpo dando ancora una volta ragione al vecchio dottore che più di 150 anni fa disse “il movimento è vita” (E.T.Still - fondatore dell’Osteopatia )



Buon movimento a tutti!

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