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La terapia della foresta: esperienza multisensoriale.

  • osteopatadellacqua
  • 21 giu 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

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In questo articolo di Repubblica del 9 febbraio 2021 l'autrice Irma D'Aria, racconta dei benefici dell'immersione, sia reale che virtuale, in ambienti boschivi in termini di riduzione di stress e ansia riportando diversi riferimenti a studi nazionali e internazionali. Passeggiare almeno 120 minuti alla settimana avrebbe infatti effetti terapeutici significativi grazie all'esperienza multisensoriale legata a diversi meccanismi. La visione di strutture geometriche complesse e ridondanti come tronchi e rami avrebbe un effetto rilassante, mentre il colore verde, utilizzato volutamente anche in alcuni reparti ospedalieri, sembra avere un effetto analgesico e ansiolitico.

Immergersi nel bosco permette l'acquisizione di composti organici volanti che interagiscono con il nostro sistema nervoso centrale e il nostro sistema immunitario: come la quercetina che, in vitro, "ha dimostrato di avere efficacia nel ridurre la carica infettiva del virus all’origine del Covid 19". Anche l'olfatto fa la sua parte: alcuni oli essenziali possono aiutarci a ricreare anche a casa un ambiente che richiama i profumi della foresta. "Gli oli essenziali più adatti a ricostruire l’ambientazione forestale sono “sicuramente quelli ricavati dagli alberi, possibilmente conifere come l’abete bianco e il cipresso, che favoriscono il rilassamento fisico e la concentrazione mentale o l’abete di Douglas che aiuta a riequilibrare le emozioni


Sebbene l'articolo riporti che la visione di immagini di foreste e l'esperienza sensoriale artificiale siano già metodi efficaci per godere dell'effetto terapeutico del bagno di foresta, l'esperienza reale ha sicuramente una complessità di effetti positivi maggiori.

Ma caminare nel bosco può essere ulteriormente curativo se guidato da esperti terapeuti in un percorso che ricalca le tecniche di mindufulness.

Se in Italia "i primi siti già qualificati c’è il Bosco del Respiro di Fai della Paganella (Trento), le foreste delle Valli del Natisone in Friuli Venezia-Giulia e la Foresta del Teso a Pian dei Termini (San Marcello Piteglio)", in alcuni stati come il Giappone e la Corea la terapia forestale è già una realtà terapeutica riconosciuta.

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Il consiglio quindi è quello di ritornare a dedicare del tempo all'esperienza individuale nel bosco (meglio di conifere e lecci) per un minimo di 15-20 minuti, cercando di viverla con intensità e pienezza, godendo di tutti gli stimoli sensoriali che la natura può regalarci.


Buona passeggiata a tutti.

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Enrico Dell'Acqua Fisioterapista Osteopata DO

Fisioterapista iscritto n.148 Ordine interprovinciale della professione sanitaria di fisioterapista di Milano, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Monza-Brianza, Sondrio e Varese

CF: DLLNRC76P22A818N - P.IVA: 06312200964

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