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CASO CLINICO: COLLABORAZIONE OSTEOPATA E FISIOTERAPISTA SULLA STITICHEZZA

  • osteopatadellacqua
  • 11 nov 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 15 nov 2022


Ieri ho avuto i piacere di avere in studio con me il mio amico e collega Giuliani Gianni, fisioterapista specializzato nella gestione del pavimento pelvico. Esperto del settore da diversi anni con un’invidiabile esperienza e preparazione mi ha aiutato nell’inquadramento di una mia paziente con un grosso problema di stitichezza. I disturbi di transito sono un argomento che in ambito osteopatico capita di trattare ponendo l’attenzione sulla funzione e sulle tensioni che possono influenzare la motilità dell’intestino in relazione con la struttura portante (colonna, bacino, torace) e i visceri collegati (stomaco, duodeno, fegato ecc).

Il valore aggiunto della sua consulenza è stato duplice: ha permesso innanzitutto di spiegare meglio alla paziente (e a me!) i dettagli riguardo gli interventi chirurgici nell’area (prolasso muscoso in questo caso) e delle dinamiche del passaggio delle feci durante l’espulsione. In secondo luogo ha suggerito di una serie di esami da richiedere al gastroenerologo o al proctologo.

Alcuni erano già stati fatti ma uno è risultato particolarmente utile: l’RX PER IL TRANSITO INTESTINALE.

una RX di transito intestinale

Questo esame consiste nel far assumere dei marcatori radio opachi sottoforma di pastigliette per via orale, da cercare poi all’interno dell’intestino nella radiografia che viene programmata 72 ore dopo. La presenza e la posizione di questi marcatori premettono di chiarire velocità di transito ed eventuali aree di rallentamento, restringimento o blocco delle feci. (Se non ci sono l’intestino si è svuotato regolarmente) Rimanendo nell’ambito di una interpretazione funzionale senza fare diagnosi di competenza medica abbiamo osservato la radiografia e notato in prossimità dell’angolo colico sx una consistente presenza di marcatori, a testimonianza di un’area in cui le feci tendono fortemente a rallentare. Inoltre era presente un minimo scivolamento verso il colon discendente di alcuni marcatori sfuggiti lentamente all’area di rallentamento.

Da segnalare il fatto che la signora ha subito una resezione gastrica (gastric sleeve).


osteopatia e trattamento viscerale

La paziente segue già tutta una serie di accortezze alimentari e terapie farmacologiche indicate dal medico per questo disturbo che la accompagna da diversi anni. Abbiamo pertanto impostato un piano di trattamento che prevede da parte dell’osteopata una stimolazione di alcune aree specifiche (emerse anche grazie all’rx sul transito) e il proseguimento del lavoro già iniziato sui territori coinvolti.

Alla signora è stato affidato un piano di autotrattamento da svolgersi a casa con qualche consiglio di corretto comportamento rispetto allo stimolo e al riconoscimento dei segni addominali.

Più avanti entrerà in gioco l’aspetto riabilitativo ad opera del collega per ripristinare la corretta funzione e la sincronia tra diaframma, addome e pavimento pelvico per recuperare una corretta sinergia che spesso si altera nei nei soggetti stitici cronici.


Questo è uno dei momenti belli di confronto tra professionalità e competenze ma soprattutto l’opportunità per la paziente di accedere ad un livello di cura più alto, personalizzato e specifico.


Se sei un collega e vuoi altre informazioni non esitare a contattarmi.

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Enrico Dell'Acqua Fisioterapista Osteopata DO

Fisioterapista iscritto n.148 Ordine interprovinciale della professione sanitaria di fisioterapista di Milano, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Monza-Brianza, Sondrio e Varese

CF: DLLNRC76P22A818N - P.IVA: 06312200964

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